Sana, gustosa, locale: promossa a pieni voti l’insalata ticinese

Si è svolta in marzo all’Azienda agraria cantonale di Mezzana una valutazione delle diverse varietà di lattughe. Nelle serre in vetro dell’Azienda cantonale sono coltivate in via sperimentale ben 53 varietà di batavia, lattuga cappuccio, lollo, foglia di quercia, romana e diversi tipi di lattughini. Anche la Bds è stata invitata e ha potuto valutare direttamente il grande e complesso lavoro che sta dietro a quella che sembra una semplice produzione di insalata.

Quando preleviamo frettolosamente un cespo di insalata dallo scaffale del supermercato non ci rendiamo conto del lavoro che è stato necessario affinché quelle fresche foglie verdi arrivassero proprio lÌ. Prima di tutto non sappiamo certo che  la decina di varietà più diffuse sono il risultato di una selezione di varietà che di anno in anno vengono valutate e scelte per la coltivazione. Nell’Azienda agraria cantonale di Mezzana in novembre sono state piantate 53 varietà di insalate (nella foto in basso a sinistra) e all’inizio di marzo rappresentanti della Commissione tecnica per l’orticoltura, insieme agli specialisti delle principali ditte sementiere (Enza Zaden, Rijk Zwaan, Seminis, Syngenta), hanno passato meticolosamente in rassegna la produzione.

Ottima qualità
I tecnici si sono dichiarati molto soddisfatti dei risultati ottenuti: la qualità delle insalate prodotte in Ticino è buona. L’insalata è un prodotto orticolo molto delicato, molto soggetta alla variabilità del clima che non deve essere né troppo caldo né troppo freddo; va poi controllato costantemente affinché non sia attaccato da parassiti e malattie, in particolare la temuta peronospora (Bremia lactucae). In assenza di fungicidi curativi per contrastare il costante sviluppo della malattia vengono selezionate permanentemente nuove varietà di lattuga resistenti. Pertanto il lavoro di valutazione è costante e va ripetuto.tutti gli anni.
Noi non ce ne rendiamo conto ma gli specialisti valutano il colore, la brillantezza, la consistenza delle foglie ma anche l’apertura del cespo e la sua omegeneità. Il tutto per rendere un prodotto il più appetibile possibile per i consumatori. Molta attenzione è riservata oggi anche alle varietà da destinare alla cosiddetta quarta gamma, cioè le insalate già pulite e confezionate in sacchetto pronte per il consumo che riscuotono un successo sempre maggiore nonostante la parziale perdita di freschezza. 

È la stagione dell’insalata
È proprio dall’inizio di marzo che la produzione di insalate in Ticino entra in pieno regime con più di 1 milione di cespi prodotti. Finito il formentino, tipico dei mesi più freddi, è l’ora della lattuga cappuccio, della batavia, della lollo rossa e bionda, della foglia di quercia rossa e verde, della tenera romana. Vale la pena consumarla in abbondanza per diversi motivi: l’insalata fa bene alla salute e dovrebbe stare sulla nostra tavola almeno una volta al giorno, è un prodotto dall’orticoltura ticinese e, quindi, dà lavoro a un settore importante dell’economia cantonale e, infine, per i consumatori più attenti all’ambiente, è un prodotto locale che arriva freschissimo nei centri di distribuzione e di vendita. Pochi chilometri, infatti, distano dai luoghi di produzione ai punti di confezionamento e di smistamento dei grandi magazzini. Diversi orticoltori offrono anche una vendita diretta, una bella oppurtunità di cui vale la pena approfittare all’arrivo della primavera. 

Le insalate del Ticino

  • Formentino
  • Lattuga cappuccio verde 
  • Lattuga cappuccio rossa        
  • Foglia di quercia verde      
  •  Foglia di quercia rossa       
  • Lollo bionda e rossa       
  • Lattuga batavia    
  • Lattughini da taglio       
  • Iceberg       
  • Cicorino verde e rosso
  • Cicoria da taglio        
  • Cicoria di Milano        
  • Radicchio di Chioggia         
  • Radicchio di Treviso        
  • Scarola        
  • Indivia riccia        
  • Rucola

 

 

 

 

 

 

 

3 febbraio 2015