Macchine da caffè. Come fare un buon espresso

Il test ha messo a confronto macchine da caffè sia in capsule sia in chicchi. A voi la scelta.

Per preparare un caffè ormai basta schiacciare un bottone. Ma dietro a questo c'è un complesso metodo di preparazione certificato. Un espresso italiano, degno del suo nome e a una temperatura di 67°C, è preparato con 7 grammi di caffè macinato (con delle variazioni autorizzate di circa mezzo grammo) e con acqua a 88°C (+/- 2°C). Il caffè deve essere sottoposto a una pressione di almeno 9 bar (+/- 1 bar) e fornire una quantità di bevanda di 25 ml in venticinque secondi. Non ci sono miracoli, è scienza! Sulla BdS di dicembre abbiamo pubblicato un test che ha valutato 13 macchine da caffè divise in due categorie delle quattro presenti sul mercato: a capsule (modelli compatibili o di una sola marca) e quelle che utilizzano caffè in chicchi.

Iniziamo dalla materia prima. Il caffè nelle capsule pesa tra i 4 e i 6 grammi. Un peso è insufficiente se si vuole fare un caffè a regola d’arte! Anche la temperatura conta: idealmente dovrebbe essere di 67°C al momento di servire l’espresso. Le macchine da caffè sono state quindi valutate secondo questi parametri, considerando anche le variazioni di temperatura tra la prima e la seconda tazzina. Globalmente, i prodotti hanno superato bene questa prova. Tuttavia la DELONGHI EC155, con una temperatura media di 77°C, serve la prima tazzina di caffè troppo calda. Inoltre il termometro mostra un valore della temperatura che varia di 7°C tra la prima e la seconda tazza. Inoltre, nessun apparecchio permette di regolare in modo preciso la temperatura.Per distinguersi dai concorrenti, i produttori si sono anche lanciati nella corsa alla pressione (bar). Con capsule contenenti una quantità così bassa di caffè, dovevano pur inventarsi qualcosa per riempire la tazzina. Alcuni prodotti dichiarano  anche una pressione di 14-15 bars, ma sappiate che si tratta di un argomento inutile: infatti, una pressione troppo alta ha come effetto la produzione di aromi poco gradevoli nella tazzine di caffè. 

Questi apparecchi necessitano infine di una cura particolare nelle operazioni di pulizia e di detartarizzazione. La maggior parte delle marche non riconoscono la garanzia se non è stata fatta una pulizia regolare e corretta. I filtri e porta filtri devono essere puliti ogni mese o due mesi a seconda della marca. La frequenza della detartarizzazione varia da uno a sei mesi, a dipendenza della marca e della frequenza di utilizzo. Bisogna quindi leggere attentamene le istruzioni di ogni apparecchio. Alcune macchine da caffè non possono essere pulite con l’aceto e bisogna usare prodotti specifici; alcune richiedono anche di togliere il filtro prima della detartarizzazione. Quindi, ancora una volta, bisogna leggere bene le istruzioni per l’uso. Infine, prima di effettuare l’acquisto, misurate bene le dimensioni dell’apparecchio e non trascurate di valutare il costo e la disponibilità delle capsule. Una cosa è inoltre certa: la macchina del caffè deve essere di facile utilizzo per voi, altrimenti finirà ben presto, inutilizzata, in un armadio!

 

3 febbraio 2015