Telefoni cellulari. tecnica intelligente, affare sporco

Circa due terzi della popolazione mondiale possiede un telefono cellulare. Si stima che nel 2012 siano stati venduti 1,7 miliardi di cellulari, dei quali circa 2,8 milioni in Svizzera. Diciamo la verità, i telefonini fanno ormai parte del nostro quotidiano e senza telefonino non viviamo.La loro fabbricazione però è molto problematica: dall’estrazione dei metalli preziosi necessari per il funzionamento, all’assemblaggio degli apparecchi e, infine, al loro smaltimento le violazioni dei diritti umani, i danni alla salute e l’inquinamento ambientale sono all’ordine del giorno.

Al momento dell’acquisto di un telefonino, i criteri etici non vengono certo tenuti in considerazione. Il settore della telefonia mobile, attraverso offerte sempre più allettanti, spinge al consumo esagerato e alla sostituzione sempre più rapida di apparecchi che sono ancora in perfetto stato. Fin quando non cambieranno le nostre abitudini di consumo e compreremo ogni anno un cellulare nuovo, le aziende non avranno nessun motivo per modificare le proprie strategie di produzione e di vendita e porre fine alle pratiche di sfruttamento. Fino ad oggi, non esistono purtroppo telefonini prodotti in modo equo e solidale. Ma chi deve fare il necessario affinché non avvengano più violazioni dei diritti umani nell'industria elettronica?Senza entrare nel merito delle regole e del rispetto dei diritti nei diversi Stati, vogliamo richiamare l’attenzione anche sui modelli commerciali che promuovano un utilizzo più duraturo dei telefonini. Già nella progettazione si dovrebbe tener conto del fatto che la produzione non richieda l'impiego di prodotti chimici tossici, che gli apparecchi possano essere usati il più a lungo possibile e che le parti difettose possano essere facilmente riparate o sostituite. Gli operatori di rete devono proporre contratti che offrano vantaggi a quei clienti che usano il loro telefonino a lungo, oppure stimolare la riconsegna dei vecchi telefonini. L’organizzazione Dichiarazione di Berna ha pubblicato su questo argomento un opuscolo che si può richiedere gratuitamente e per ampliare l’informazione su questo argomento, nella Borsa della Spesa abbiamo inserito un’apposita cartolina di ordinazione.

Cosa possiamo fare

  • Usare il telefonino più a lungo possibile e regalarlo a qualcun altro se non lo si utilizza più.
  • Far riparare lo smartphone piuttosto che gettarlo.
  • Riportare il telefonino usato in negozio o in un centro di recupero ufficiale.
  • Rinunciare alle offerte allettanti degli operatori telefonici che propongono un nuovo telefono gratuito e richiedere, al posto del telefono, una riduzione del prezzo del contratto.
  • Chiedere alle società che producono e vendono telefonini quali provvedimenti prendono per impedire le violazioni dei diritti umani su tutta la catena di produzione e rispettare le norme internazionali del lavoro.

3 febbraio 2015