Contratto

Il contratto è la base delle relazioni che interessano i consumatori. Per concludere un contratto non è sempre necessario firmare un testo scritto. Nella vita quotidiana i contratti verbali sono praticamente la norma. Chi gestisce un’economia domestica stipula giornalmente contratti verbali per l’acquisto di prodotti alimentari, apparecchi domestici, abiti, mobili. Questi contratti verbali sono vincolanti tanto quanto quelli scritti. Ciò non vale solo per gli oggetti d’uso comune ma anche per merci più care.
Prima di dare il proprio consenso (sia scritto sia verbale) è necessario riflettere bene perché dal momento che le due parti contraenti, il compratore e il venditore, sono d’accordo sull’oggetto e sul prezzo, il contratto è concluso ed entrambi devono rispettarlo.
La legge esige contratti scritti solo in casi eccezionali come per esempio la vendita a rate anticipate (art. 227a CO), l’acquisto di un terreno (atto notarile) o la stipulazione di un piccolo credito.

L’Acsi consiglia: 

  • per impegni di una certa entità stipulate un contratto scritto. Infatti, se le clausole importanti sono messe "nero su bianco", le condizioni sono chiare e non danno adito a discussioni come potrebbe avvenire in caso di accordo solo verbale.
  • prima di firmare concedetevi il tempo di leggere attentamente il contratto. Se ci sono punti che non capite chiedete informazioni
  • stralciate le clausole che non vi convincono e firmate il contratto solo se il venditore accetta le vostre modifiche
  • non firmate mai un contratto partendo dal presupposto che lo potrete annullare in seguito: nella maggior parte dei casi è impossibile
  • conservate una copia di tutti i contratti che firmate
  • conservate le fatture e gli scontrini di cassa: possono servire come prove in caso di contestazioni.

Per saperne di più: 

Reclamare. Ma come? Guida per far valere le proprie ragioni
Guida per scrivere la lettera giusta


 

22 settembre 2009