Fitness - Contratti e clausole

Tipo di contratto
Il Codice delle obbligazioni (CO) non contempla il contratto per il fitness e la giurisprudenza sul tema non è uniforme. Ciò sta alla base di tutte le dispute che si sono avute e si hanno su questo tipo di contratto.
Nei centri fitness i contratti possono avere forme diverse: in alcuni casi si limitano al regolamento interno, in altri hanno delle condizioni generali e altri ancora vengono definiti come contratti “di locazione”.

Giuridicamente il problema si pone quando il firmatario vorrebbe disdire anticipatamente il contratto e farsi rimborsare una parte del costo sostenuto. In queste circostanze le prestazioni comprese nel prezzo, ovvero quelle fornite dal centro fitness, sono determinanti.

I corsi di danza o aerobica, ad esempio, sono sostanzialmente dei contratti di insegnamento e sono da considerarsi come contratti di mandato (art. 394 e segg CO) nella misura in cui l’insegnamento ne rappresenta l’aspetto principale.
Questi contratti possono essere disdetti in qualsiasi momento (art. 404 CO). Il centro fitness è tenuto a restituire la differenza su quanto pagato in eccedenza ma gli resta la possibilità di chiedere un risarcimento se la disdetta è stata data intempestivamente e gli ha cagionato un danno.

Diverso è invece il contratto con la messa a disposizione di attrezzi della sala (per la muscolazione, sauna, ecc.): in questo caso si tratta di un contratto fitness e come tale è da considerarsi come un contratto di locazione. Resta qualche dubbio (in questi casi i tribunali non hanno mai fatto chiarezza) se deve essere considerato come contratto di locazione per immobili o per mobili.

Come contratto di locazione di immobili, esso può essere disdetto solo entro i termini stabiliti. Vi è tuttavia la possibilità che il cliente proponga un subentrante solvibile disposto a riprendere il contratto alle stesse condizioni. Va ricordato che nella locazione il diritto di disdire anticipatamente il contratto proponendo almeno un subentrante solvibile è di diritto imperativo e le parti non possono derogarvi a danno del conduttore. Quindi se il cliente propone una persona solvibile disposta a riprendere il suo contratto alle stesse condizioni, egli è liberato dal contratto e ha diritto di ottenere dal centro fitness la restituzione di quanto pagato in eccedenza.

Se il centro fitness si limita a mettere a disposizione le proprie infrastrutture (che è generalmente quello che fanno i centri di questo tipo) secondo le organizzazioni consumeriste il relativo contratto dovrebbe essere considerato come contratto di locazione di mobili che può essere disdetto, con almeno 30 giorni di preavviso, per la fine di ogni trimestre di locazione, senza alcun indennizzo (art. 266k CO).

Clausole problematiche
L’aspetto più problematico riguarda il rinnovo automatico del contratto di fitness. La clausola non è presente in tutti i contratti ma è piuttosto frequente e figura tra tutte le altre pattuizioni contrattuali.
A chi non legge attentamente tutte le clausole del contratto (o del regolamento) può quindi sfuggire. Prestate dunque sempre grande attenzione a tutte le norme del contratto e non firmate mai prima di aver preso conoscenza di tutto quanto sottoscrivete. Il consiglio è di privilegiare i Centri fitness col marchio Qualitop: quest’ultimo prevede che i contratti possono rinnovarsi tacitamente solo previa comunicazione scritta dell’imminente scadenza. (cfr. voce: Fitness - Marchio Qualitop)
Attenzione: vi sono anche contratti che impegnano per 2 anni. Dovete quindi essere sicuri di poter far fronte all’impegno (anche finanziario) per tutto il periodo.

L’ACSI consiglia:

  • per evitare problemi, al momento della firma del contratto insistete per stralciare tutte le clausole che impediscono di disdire anticipatamente il contratto e/o che prevedono il rinnovo automatico dello stesso.
  • privilegiate i Centri fitness col marchio Qualitop
  • leggete bene il contratto prima di firmarlo; se lo sottoscrivete vi impegnate a versare la quota stabilita
  • in caso di rinnovo automatico del contratto segnatevi sull’agenda - o comunque bene in vista - la scadenza per la disdetta
  • se sul regolamento non figurano scadenze o rinnovi automatici, chiedete comunque dei chiarimenti e se del caso fate mettere per scritto eventuali altre condizioni
  • molte tessere non sono trasferibili a terzi ma in caso di vostro impedimento potrebbe essere utile poterla cedere a qualcuno; chiedete informazioni
  • in quasi tutti i casi sono possibili “time stop” in specifici casi (malattia, impegni di lavoro, gravidanza, infortunio, vacanze...) con relativo bonifico del periodo a scadenza del contratto. Chiedete e valutate attentamente le eventuali condizioni; in caso di più assenze potrebbe essere piuttosto utile
  • è frequente che i centri si tutelino includendo nei contratti la possibilità che la palestra venga chiusa per ferie o per ristrutturazione o altro senza che ciò dia diritto ad alcun rimborso al cliente; informatevi su eventuali clausole o sui limiti di tempo
  • se non siete convinti, prima di sottoscrivere un abbonamento annuale, chiedete di poter frequentare il centro in prova o limitatevi a contratti di durata inferiore.

22 settembre 2009